Ha vinto invece la voglia di vivere di un undicenne contro il bullismo messo in atto contro di lui da tre compagni di scuola fra i 12 e i 14 anni. Botte e insulti per mesi e mesi, poi l’ultima crudele sfida: “ora gettati nel Piave”. Uno strazio continuo fatto di pestaggi, soprusi, sempre con l’immancabile cellulare in mano per registrare le bravate. “Meglio morire che andare a scuola” ha detto tra le lacrime il giovane ai familiari, che vivono nell’hinterland trevigiano, dopo l’ultimo episodio del terzetto, con l’invito a gettarsi nelle acque del fiume. E’ il padre della vittima a ricostruire ora gli eventi agli inquirenti.