Dopo aver imposto il lockdown in Corea del Nord a causa del primo caso di Covid-19 nel Paese, il leader locale Kim Jong-un ha deciso di mobilitare l’esercito per “stabilizzare immediatamente l’approvvigionamento di farmaci a Pyongyang”, come riporta, tra gli altri, anche l’agenzia Reuters.
Secondo i dati ufficiali diffusi dalle autorità locali, sono già stati 50 i morti registrati da quando il virus è stato individuato nel Paese la prima volta, ovvero la settimana scorsa. La popolazione non è ancora vaccinata ed il sistema sanitario nordcoreano risulta al 193º posto (su 195 Paesi), in base ad uno studio condotto dagli esperti dell’Università americana Johns Hopkins. Questo anche perché la Corea del Nord ha rifiutato l’offerta di vaccini da parte della Cina e del programma Covax, coordinato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sebbene Pechino e la Corea del Sud abbiano nuovamente proposto degli aiuti. Come riporta anche l’agenzia di stampa locale KCNA, dunque, secondo il leader nordcoreano le medicine procurate dallo Stato non avrebbero raggiunto i cittadini in modo rapido e accurato e per questo, in una riunione d’emergenza, avrebbe ordinato il dispiegamento immediato delle forze del corpo medico dell’esercito, criticando l’atteggiamento “irresponsabile”, l’organizzazione e la realizzazione del pianto anti-Covid da parte del gabinetto e degli esperti di sanità pubblica