Alla fine Giuseppe Conte riuscirà a ricucire con Beppe Grillo e a diventare leader del Movimento 5 Stelle oppure per proseguire la propria avventura politica deciderà di creare un suo partito? Al momento è assolutamente impossibile dare una risposta certa, visto che in questi giorni il braccio di ferro con il garante ha presentato colpi di scena inaspettati. Una cosa però è certa: il campo progressista subirebbe notevoli cambiamenti qualora l’ex presidente del Consiglio dovesse partorire una creatura politica. Uno scenario a cui guardano con grande preoccupazione sia il M5S sia il Partito democratico: entrambi rischiano di uscire con i cerotti se veramente l’ex premier darà vita a un nuovo soggetto politico.
Quanto vale il partito di Conte?
Intanto il ping pong tra Conte e Grillo ha prodotto i primi effetti negativi sui 5 Stelle, che passano dal 16.2% di due settimane fa al 14.5% di oggi. Potrebbe essere solo uno dei primi passi verso la debacle. Infatti, stando a quanto riferito dalla nota sondaggista Alessandra Ghisleri su La Stampa, l’avvocato potrebbe rosicchiare voti ai due partiti che hanno fatto parte del governo giallorosso: il Pd perderebbe il 2,4% e dall’attuale 19,8% calerebbe al 17,4%. La notizia peggiore arriva per i grillini, che potrebbero dimezzare i propri voti fino a crollare al 7%. Il tutto a favore dell’eventuale partito di Conte che, alla luce degli ultimi avvenimenti sullo scenario della politica italiana, si attesterebbe intorno al 10.5%. Ovviamente si tratta di dati virtuali poiché molto dipenderebbe dalle modalità di presentazione del partito e dalla strategia adottata (a partire dalle alleanze).
I sondaggi su Conte
Fabrizio Masia (Emg Acqua) ritiene che una lista dell’ex presidente del Consiglio potrebbe diventare la quarta forza politica del Paese dopo Fratelli d’Italia, Lega e Partito democratico: “Non escludo che oggi possa intercettare una buona parte dei voti 5 Stelle, almeno il 70%, ma anche del campo di centrosinistra (Partito democratico, Sinistra italiana, Articolo uno, Verdi) più qualche decimale centrista“. Maurizio Pessato di Swg sostiene che Conte per crescere debba pescare voti oltre il M5S e presentarsi non come ancorato all’ideologia grillina: “Soprattutto deve evitare il partito personale, creare una forza aperta alla sinistra e al centro. E poi l’abbiamo visto con Monti e Fini: i partiti personali non funzionano. Ci è riuscito solo Berlusconi, ma era un’altra epoca“. IlGiornale