di Luca Sablone
Andare oltre la federazione proposta da Matteo Salvini e puntare invece su uno schieramento unico del centrodestra. Sarebbe questa l’ultima idea lanciata da Silvio Berlusconi nel corso di una riunione via Zoom con la delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, alla presenza anche di Antonio Tajani. L’intenzione del leader di Forza Italia sarebbe quella di lanciare un vero e proprio manifesto politico in stile ’94, che a molti ricorda appunto quello della discesa in campo. Fonti del partito azzurro hanno fatto sapere che all’interno di FI ci sarebbe una “forte spinta” verso l’ipotesi di creare un partito del centrodestra italiano, una forza unica in grado di unire le varie sigle della coalizione ispirandosi al modello del partito laburista inglese o dei Repubblicani francesi.
L’appello di Berlusconi
Stando a quanto appreso e riportato dall’Adnkronos, l’ex presidente del Consiglio avrebbe annunciato che a stretto giro renderà pubblico il testo di cui oggi ha anticipato ampi passaggi. Il Cav è convinto che anche Fratelli d’Italia debba sposare la causa: so che Giorgia Meloni avrà qualche problema ad aderire ma io ho il dovere di fare l’appello anche a lei, sarebbe stato il ragionamento di Berlusconi.
Già nella giornata di ieri Antonio Tajani aveva parlato del proprio sogno: superare l’ipotesi della federazione e avere entro le prossime elezioni Politiche una grande e unica forza del centrodestra – liberale, riformista e garantista – per costruire una valida e concreta alternativa al centrosinistra. “Partito unico significa una grande forza che vada da Fratelli d’Italia fino a chi nell’aria riformista non vuole essere sottomesso alla politica della sinistra. L’appello è ad allargare i nostri confini“, ha dichiarato il coordinatore nazionale di Forza Italia. Ma per avviare il progetto – magari in ottica partito repubblicano degli Usa articolato in una grande unità – bisognerà “discutere e parlare“.
Ma Salvini frena
Tuttavia da parte di Matteo Salvini è arrivata una secca frenata. Il leader della Lega, intervenuto a Stasera Italia su Rete 4, si è esposto chiaramente sulla proposta avanzata da Berlusconi: “Nessuno sta parlando di partiti unici. Fondare nuovi partiti non credo che serva e interessi a nessuno. Un conto è collaborare, federarci, unire le forze; un conto è mischiare dalla sera alla mattina partiti diversi e identità diverse. Gli italiani non ci chiedono giochini politici, ci chiedono fatti“.
Nelle scorse ore si è registrata anche la presa di posizione di Fratelli d’Italia, che per bocca del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida ha voluto riavvolgere il nastro e puntare l’attenzione sugli insegnamenti lasciati dalle esperienze passate: “Tutte le idee hanno il nostro grande rispetto e si può discutere di tutto, ma le esperienze del passato non sono state particolarmente positive, tanto che lasciammo il Popolo delle Libertà per formare FdI e lo stesso Tajani contribuì a far rinascere Forza Italia“.
Obiettivo entro il 2023
Intanto nei prossimi giorni si dovrebbe tenere una riunione tra i vertici della Lega e quelli di FI per definire le “regole di funzionamento” della futura federazione. Dai piani alti dunque questa strada viene data per scontata, anche se molto probabilmente si inizierà in maniera soft con una semplice collaborazione a livello parlamentare e con uno speaker unico. Ci sarà poi tempo per arrivare eventualmente a un partito unico perché, come ribadito sia dal Carroccio sia dai forzisti, la loro prospettiva è di arrivare a fine legislatura e non alle elezioni nazionali anticipate nel 2022 dopo l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. IlGiornale.it