Un incontro a metà della prossima settimana per parlare di federazione di centrodestra, con pari dignità per tutti i protagonisti e con l’obiettivo di rafforzare il lavoro di Draghi in Italia e in Europa e contrastare chi propone nuove tasse come la patrimoniale o lo ius soli. È l’invito formulato da Matteo Salvini a tutti i gruppi di centrodestra al governo, dopo le manifestazioni di interesse delle ultime ore che sono state accolte con grande soddisfazione dal leader della Lega che parla di “ottime premesse”. Lo rendono noto fonti della Lega.
“Abbiamo il dovere di approvare i provvedimenti che consentano al Paese di uscire da questa situazione, ma il Governo non durerà un minuto in più una volta impostate le riforme per affrontare la pandemia e l’emergenza economica“, ha detto la ministra per i Rapporti regionali Mariastella Gelmini, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. La legislatura potrebbe quindi non arrivare a scadenza naturale e molto “dipenderà dall’elezione del presidente della Repubblica”, ha precisato Gelmini. “Si tornerà presto alla normalità politica ed il campo di Forza Italia è quello del centrodestra”, ha aggiunto Gelmini. “Io sono per un centrodestra sicuramente unito ma plurale. Oggi credo non sia possibile prescindere dal ruolo centrale di una forza liberale, moderata ed europeista che, assieme alla Lega, disegna un centrodestra ampio che si candida a vincere”. Secondo Gelmini è “giusto confrontarsi per il dialogo”, ma per le varie componenti politiche il ruolo va “accentuato e non annacquato in una federazione”.
“Noi saldamente nel centrodestra crediamo però che la pluralità della nostra coalizione sia una ricchezza, di più che la competizione positiva interna al centrodestra sia un ulteriore elemento di forza. Per tutto questo noi continueremo nel Paese e in Parlamento il nostro percorso di Coraggio Italia. Ovviamente continueremo a sostenere lealmente con il nostro gruppo parlamentare il governo Draghi e collaboreremo con spirito costruttivo in Parlamento e nel Paese con tutti i nostri alleati di centrodestra”, scrivono Luigi Brugnaro, Marco Marin e Giovanni Toti. Ansa