L’identikit del nuovo governo lo ha tracciato lo stesso Presidente Napolitano ieri durante le consultazioni con i partiti: “Deve essere composto da personalità di spessore che non dividano, un mix di tecnici e politici di elevata qualità e professionalità”. Il Capo dello Stato indicandone le caratteristiche si è ovviamente tirato fuori dalla scelta dei nomi, quelli spetteranno al presidente del Consiglio incaricato.
Sulla futura composizione del Consiglio dei Ministri circolano già voci, più o meno attendibili. Proviamo a fare qualche nome.
Su Repubblica oggi, Francesco Bei indica una rosa di papabili, tra new entry e conferme. Dell’esecutivo Monti verrebbero confermati solo Enzo Moavero Milanesi alle politiche europee e Anna Maria Cancellieri agli interni. l’ormai ex premier dovrebbe traslocare agli Esteri (in ballottaggio con D’Alema). Stefano Dambruoso potrebbe essere il nuovo guardiasigilli in quota Scelta Civica (anche in questo caso però c’è un testa a testa con Luciano Violante).
All’Economia toccherebbe a Pier Carlo Padoan, capo economista dell’Ocse, allo sviluppo economico andrebbe l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Alle riforme sembra sicura la presenza di Gaetano Quagliariello, in quota Pdl. Gianni Letta potrebbe tornare a ricoprire la carica di sottosegretario alla Presidenza. Sempre in quota Pdl circolano poi altri due papabili: Maurizio Lupi e Maurizio Sacconi.
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