Covid. Brusaferro: “La curva del contagio scende ma lentamente”

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ANSA/ETTORE FERRARI

“Per il vaccino AstraZeneca per ora non cambia nulla e non sono state prese decisioni diverse rispetto alle ultime settimane e rispetto al pronunciamento Ema. Dunque per AstraZeneca non cambia nulla perchè non ci sono evidenze di eventi avversi con la seconda dose”. Lo ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in conferenza stampa al ministero della Salute, in relazione all’ipotesi di effettuare la seconda dose con un vaccino diverso da quello AstraZeneca per chi lo abbia ricevuto come prima dose. 

“Tutto va fatto con enorme cautela . Anche per AstraZeneca abbiamo usato più cautela mettendo un limite di età per la prima dose. Così per le riaperture bisogna usare cautela e gradualità tenendo sott’occhio tutti gli indicatori precoci di allarme”.

“La variante indiana – ha detto Rezza – è da monitorare. In India probabilmente non è quella dominante ed i casi in crescita probabilmente sono dovuti alla variante inglese, anche se sui grandi numeri si riscontrano molti casi. La svolta è rappresentata dalla campagna vaccinale: l’importante è mettere in sicurezza prima di tutto gli anziani e poi procedere con giovani adulti”.

“Bisogna mantenere ancora alta l’attenzione, specie nel momento in cui ci sono delle riaperture. Rispetto alle varianti, sta aumentando la capacità di sequenziamento nel Paese: quello inglese è ora il ceppo predominante ma per fortuna non c’è un aumento rilevante di altre varianti”.

“In molti paesi europei c’è una curva in crescita, mentre in Italia c’è una decrescita ma sempre lenta della curva. Per quantoi riguarda l’incidenza riportiano due flussi: quelli Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa ed è pari a 146 contro 157 della settimana precedente. Il flusso del ministero a ieri sera indica l’incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio della Cabina di Regia.

“Decresce l’età mediana dei casi di Covid-19 in Italia – ha aggiunto – collocandosi a 42 anni. E calano i casi nelle varie fasce d’età, prova indiretta dell’efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari”.

“Il quadro complessivo – sottolinea Brusaferro -resta ancora di un livello impegnativo nonostante una diminuzione dei nuovi casi. Tre regioni hanno un Rt maggiore di 1 e anche se l’incidenza è in diminuzione resta ancora elevata. Quindi occorrono misure di mitigazione”.

La variante inglese è ormai la variante di base nel nostro Paese. Nell’ultima indagine rapida sulle varianti dell’Iss sono stati sequenziati oltre 2000 campioni: nel 92% dei casi è stata evidenziata la variante inglese, che ha sostituito il virus iniziale ed è prevalente, e la brasiliana è al 4,5%. Un caso di variante indiana è stata riportata dal Veneto”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio della Cabina di Regia. Quindi, ha detto, è “importante continuare ad abbassare l’incidenza per contenere i casi“. Il virus, ha aggiunto, “muta continuamente ma non tutte le mutazioni sono di interesse e ci devono preoccupare. Diventano preoccupanti quando c’è un aumento di trasmissibilità o virulenza”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. È in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.

Pronta la zona rossa per la zona di Bella Farnia, a Sabaudia, in provincia di Latina dove ieri, nel corso di uno screening organizzato dalla Asl, è stata rilevata la positività di 80 cittadini indiani su un totale di 550 tamponi effettuati. “Dobbiamo garantire di limitare al massimo i flussi e, comunque chi arriva faccia la quarantena, anche se negativo al tampone, in luoghi separati, sono stati attivati gli hotel. Chiaramente non si potrà fare se i numeri sono grossi, vanno limitati”. Lo dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ospite di Mattino 5, su Canale 5, in riferimento agli arrivi dall’India. “La preoccupazione è la stessa di tutti quei Paesi dove ci sono stati altissimi tassi di contagio – afferma -. Ora c’è una buona collaborazione, le indicazioni del governo sono chiare” e “il filtro dell’altra sera a Fiumicino ha funzionato”.

ALLARME VARIANTI– In Italia la ‘variante inglese’ è pari al 91,6% dei casi, mentre quella ‘brasiliana’ riguarda il 4,5%. Lo evidenzia la nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute. Al 15 aprile scorso la prevalenza della ‘variante inglese’ (B.1.1.7) del virus Sars-CoV-2 era dunque del 91,6%, in crescita rispetto all’86,7% del 18 marzo, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Per quella ‘brasiliana’ (P.1) la prevalenza era del 4,5% (0%-18,3%, mentre era il 4,0% nella scorsa survey del 18 marzo). Al 15 aprile scorso le altre varianti del virus SarsCov2 monitorate in Italia sono sotto lo 0,5%, con un singolo caso della cosiddetta ‘variante indiana’ (B.1.617.2) e 11 di quella ‘nigeriana’ (B.1.525). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Ansa