Sicilia. Parte la guerra in Forza Italia sul dopo-Musumeci

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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed il presidente dell’Ars e commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè.

“Se scopro che il partito non è con me, me ne vado. Ma deve essere il partito a dirmelo e non un assessore: questo lo sapremo in tempi brevi”. Così il leader di Fi in Sicilia, Gianfranco Miccichè, commentando con l’ANSA l’intervista dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, pubblicata dal quotidiano La Sicilia in cui l’esponente azzurro rilancia la ricandidatura del presidente Musumeci alle prossime regionali affermando che “Gianfranco non ha il partito dalla sua parte”.

Miccichè comunque giudica legittime e utili le parole di Falcone. “Ha fatto bene, così apriamo subito il dibattito in Forza Italia – afferma – Sono in politica da 26 anni, ho un curriculum pieno. Se resisto alla guida di Forza Italia è perché il partito mi ha dimostrato di stare con me, mentre c’è qualcuno che fa altro”. Tolto Miccichè, c’è un problema di leadership? “Non mi sento Cristiano Ronaldo, lui fa tanti gol nonostante la sua età, io ne faccio qualcuno. Ripeto – conclude il leader degli azzurri – se scoprissi che il partito non è con me, io me ne andrei”.