È il giorno del Decreto Sostegni e dell’iniezione da oltre 30 miliardi che dovrà aiutare a far ripartire il Paese, colpito dalla nuova ondata di contagi e lockdown. Un contenitore che prevede aiuti per le imprese in difficoltà economica – compresi 300 milioni per la decontribuzione degli agricoltori, misura fortemente voluta da Forza Italia – la proroga della cassa integrazione, ma anche interventi in favore degli enti territoriali.
Silvio Berlusconi ad Arcore studia e analizza la bozza, si tiene in contatto con i suoi ministri a cui chiede di non accettare compromessi al ribasso e in un video pubblicato su Facebook dice la sua sulle priorità da seguire. Nel corso della giornata viene aggiornato sulle modifiche al Decreto e del possibile ridimensionamento delle misure sulla pace fiscale. A quel punto si sente con Matteo Salvini e il centrodestra unito riesce a fare asse per evitare la diminutio del provvedimento, fino al raggiungimento del compromesso finale.
«È necessario arrivare a una pace fiscale degli italiani con lo Stato, rinnovare il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, favorire la rinegoziazione dei debiti e prevedere aiuti speciali per le categorie più colpite: il turismo, la moda, la cultura, i bar e la ristorazione» dice il presidente di Forza Italia. «Bisogna far circolare liquidità – prosegue – mettendo in campo subito 35 miliardi di euro, 20 con un nuovo scostamento di bilancio e 15 già previsti e non spesi, perché il precedente governo non ha varato i decreti attuativi. Il principio è che a ogni chiusura deve corrispondere un risarcimento immediato, adeguato, basato sulle perdite reali rispetto ai risultati degli anni precedenti, garantendo il rimborso dei costi fissi delle imprese».
«Agli italiani che soffrono dobbiamo garantire un cambio di passo rispetto a quanto avvenuto nell’ultimo anno. Abbiamo voluto il governo Draghi proprio per questo, perché era necessario il contributo di tutti per dare risposte adeguate a una emergenza straordinaria». Forza Italia, continua, «sta facendo la sua parte con proposte che vengono incontro alle esigenze di chi è stato abbandonato a se stesso». IlGiornale