Come riportato da IlGiornale, nell’assemblea dei deputati che si è svolta lunedì sera si è discusso animatamente di una vicenda alquanto spinosa: gli eletti si sono ritrovati una mail firmata dallo staff di Beppe Grillo che invitava deputati e senatori a non fare più uso della casella di posta collegata all’indirizzo “parlamentari5stelle.it“. Da qualche giorno il servizio di posta elettronica era stato esternalizzato, cioè affidato a una persona esterna al gruppo (e qualcuno protesta: “Non sappiamo neanche a chi”), mentre fino alla scorsa settimana era gestito internamente, dal deputato Massimo Artini, di fatto “l’informatico” del gruppo. Con la nuova gestione qualcosa deve essere andato storto e così è arrivato l’ordine perentorio di bloccare tutto.
Ma il problema non è stato solo il blocco. Un anno e mezzo di corrispondenza per una trentina di deputati che ne faceva abitualmente uso sarebbe sparito nel nulla. Così nella riunione qualcuno ha alzato la voce, puntando il dito e avanzando sospetti. “Hanno il controllo del server – borbottava un parlamentare dissidente prendendosela chiaramente con la Casaleggio associati – è chiaro che qui o c’è incompetenza o dolo”. LL’accusa, dunque, è piuttosto pesante: o l’hanno fatto apposta oppure sono degli incapaci.
Sulla questione, che non era all’ordine del giorno dell’assemblea ma che ha monopolizzato la discussione, ci sarebbe stato anche un voto dei presenti, probabilmente finalizzato ad avviare le verifiche per capire cosa sia realmente accaduto. I parlamentari torneranno a parlare della delicata questione nella riunione fissata per mercoledì sera alle 20.30.