No a un incarico subito a Giuseppe Conte: si dia prima un mandato esplorativo a un’altra personalità per verificare se M5s e Pd vogliono ancora una maggioranza con Italia viva. E’ la posizione che avrebbe espresso Matteo Renzi al Quirinale nel corso delle consultazioni, aggiungendo che successivamente tutte le soluzioni sarebbero aperte senza preclusioni sui nomi.
Il leader di Italia Viva ha parlato dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel quale ha manifestato la disponibilità del suo partito a un governo politico o eventualmente anche istituzionale a patto che vengano tolti i veti su Iv e ha detto di aver sentito il premier dimissionario.
Il Pd dal suo canto ha ribadito, come votato ieri nella direzione la propria posizione per il Conte ter. “Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato”, ha detto Nicola Zingaretti al termine del colloquio con il capo dello Stato. Il Pd ha comunicato di sostenere l’incarico al presidente uscente Giuseppe Conte “per un governo che possa contare su un’ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese”.
La posizione di Iv – “Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia, rischiamo di perdere l’appuntamento con il recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale“. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni con Iv. “Abbiamo sentito ‘mai più con Iv’, ‘non più con Iv’, poi ‘Iv è irresponsabile e inaffidabile‘. Noi pensiamo – ha detto Renzi – sia inaffidabile chi non vuole affrontare adesso la questione dei prossimi anni. Non siamo né inaffidabili né irresponsabili ma molto chiari e diretti: abbiamo sentito parole su di noi al limite dell’insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza”. “Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha messo veti su noi“. “Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente”, ha detto Renzi. “Veti sui nomi? Credo che dobbiamo adeguarci all’adagio latino ‘Nomina sunt consequentia rerum’, i nomi sono conseguenti alle cose”. Ansa