“Il provvedimento imputato fa riferimento all’esigenza di sanificare i locali scolastici in ragione dell’intervenuta presenza di operatori esterni – si legge nel provvedimento del giudice monocratico del TAR (…) Appare assai discutibile – si legge ancora nel Decreto del TAR – che tale esigenza si imponga a causa della semplice presenza nei locali di personale esterno”. Ed è così che l’Ordinanza sindacale emanata lo scorso 17 gennaio dal sindaco Nino Naso con oggetto la sanificazione delle scuole di pertinenza è stata nuovamente impugnata e sospesa dal Tribunale Amministrativo Regionale. Da domani 20 gennaio, quindi, tutti gli studenti delle scuole dell’Obbligo interessate dai rientri stabiliti dai provvedimenti governativi e regionali, potranno rientrare a scuola.
LA RABBIA DEL SINDACO NASO – Con un videomessaggio diffuso sui social, rilanciato dalla pagina ufficiale del Comune di Paternò, il primo cittadino Nino Naso si mostra più arrabbiato che mai. In una nota del portavoce istituzionale del sindaco, si leggono le parole di Naso: “È veramente inaudito. Sono indignato. Ancora una volta denunciato per avere salvaguardato la salute dei nostri figli, anche dei figli di chi mi ha denunciato. Mi chiedo se sia diventata questa una battaglia personale contro questo sindaco. Io ho solo cercato di salvaguardare la salute della nostra comunità. Siamo ligi al dovere, rispettiamo la sospensiva e gli alunni dovranno rientrare a scuola. Ma si sappia che queste azioni non mi scoraggiano. Continuerò a combattere per salvaguardare la salute non solo degli alunni ma anche dei loro genitori, degli insegnanti, del personale scolastico e dunque di tutta la cittadinanza”.