La Camera alle 20.48 ha dato il via libera alla fiducia al premier Giuseppe Conte con 321 voti a favore. La lunga giornata di Montecitorio era iniziata questa mattina alle 12.13, quando il premier è intervenuto in Aula rilanciando l’alleanza di governo e aprendola ai “volenterosi” che hanno “a cuore il destino dell’Italia”. Nel suo discorso Conte ha rotto definitivamente con Renzi, perché questa crisi aperta in piena pandemia è “senza un plausibile fondamento”, ma lo strappo del leader di Italia viva è “incancellabile”, quindi adesso “si volta pagina”. E poi ha annunciato una legge elettorale proporzionale e la sua rinuncia alla delega ai servizi. Tutto questo in poco meno di un’ora, in un discorso terminato alle 13.08, intervallato da 14 applausi e 4 momenti di protesta delle opposizioni, di cui però il premier riconosce il contributo costruttivo nei momenti più critici. La seduta è stata sospesa poco prima delle 16 per consentire la sanificazione dell’Aula ed è ripresa alle 17.24 con le repliche del premier. “Dalle vostre scelte dipende il futuro del Paese – ha detto Conte hai deputati in sede di replica – il mio progetto, a forte vocazione europeista, è chiaro e nitido per un Paese moderno”. Poi, il premier ha concluso ponendo la questione di fiducia.