“Tumore al seno e Breast Unit”: è il tema dell’incontro che si terrà a Catania, il prossimo 2 ottobre, allo Sheraton Hotel, con inizio alle 14,00 e conclusione alle 18,30, in occasione del congresso nazionale dei chirurghi senologi, organizzato da Europa Donna Italia, movimento della coalizione europea “Europa Donna”, presente in 46 Paesi, che si occupa di tutelare gli interessi delle donne in materia di prevenzione e cura del tumore al seno.
Quello in Sicilia è il secondo appuntamento, dopo Milano, realizzato in occasione del 20esimo anniversario di Europa Donna Italia per sottolineare la scadenza del 2016, che impegna le strutture pubbliche del nostro Paese a dotarsi di una rete di Breast Unit (centri di senologia multidisciplinari), come previsto dalla direttiva europea del 2006. Organizzato da Europa Donna Italia, movimento della coalizione europea “Europa Donna”, presente in 46 Paesi, che si occupa di tutelare gli interessi delle donne in materia di prevenzione e cura del tumore al seno (forma tumorale femminile più diffusa, che colpisce 1 donna su 8, con ogni anno in Italia oltre 46mila nuovi casi).
Le indicazioni ministeriali sui centri di senologia, approvate dalla conferenza stato-regioni del 5 agosto, sono già diventate a tutti gli effetti parte integrante del Patto per la Salute del triennio 2014-16, e ora le Regioni hanno tempo fino al 2016 per adeguarsi. Il primo incontro si è svolto a Milano lo scorso 17 giugno, il prossimo sarà a Catania il 2 ottobre, nell’ambito del Congresso nazionale dei chirurghi senologi. Il programma prevede uno spazio dedicato alle Associazioni di pazienti, uno agli specialisti che a vario titolo si occupano della diagnosi e del trattamento del tumore al seno, per concludersi con una tavola rotonda a più voci con esperti della pianificazione sanitaria, dello screening regionale e delle associazioni di volontariato. Le 14 Associazioni siciliane (che rappresentano circa tremila donne) impegnate nell’assistenza alle pazienti si sono già mobilitate per assicurare una massiccia partecipazione. “L’incontro di Catania rappresenta una delle prime tappe del “percorso” che Europa Donna Italia effettua al fine di sensibilizzare le Regioni – afferma Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – e in particolare gli assessorati e gli uffici competenti alla programmazione della spesa sanitaria regionale, all’urgenza di essere compliant con le indicazioni Ministeriali sulle Breast Unit che adeguano il nostro Paese ai livelli di qualità di cura raccomandati dall’Unione Europea”.
“A Catania Europa Donna Italia chiamerà tutte le associazioni e le pazienti della Regione – conclude D’Antona – per stabilire un dialogo proficuo e costruttivo con le autorità locali e per conoscere i piani e i tempi di attuazione a livello di Regione Sicilia”. Come attestano diverse evidenze scientifiche, “il tumore trattato in centri multidisciplinari riduce la mortalità fino al 20% ed evita i pellegrinaggi della salute, causa di forti costi sociali e familiari – afferma Corrado Tinterri, attuale Coordinatore del Comitato Scientifico di Europa Donna Italia – le Breast Units garantiranno alle donne tutte le necessarie competenze in un’unica struttura sanitaria multidisciplinare, poiché non si ottimizza una prevenzione efficace senza un conseguente percorso di cura di qualità. “L’incontro di Catania rappresenta una delle prime tappe del “percorso” che Europa Donna Italia effettua al fine di sensibilizzare le Regioni – afferma la presidente dell’associazione, Rosanna D’Antona – e in particolare gli assessorati e gli uffici competenti alla programmazione della spesa sanitaria regionale, all’urgenza di essere compliant con le indicazioni ministeriali sulle Breast Unit che adeguano il nostro Paese ai livelli di qualità di cura raccomandati dall’Unione Europea”.