Coprifuoco in tutta la Lombardia da giovedì 22 ottobre. La bozza di ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza, inviata all’Anci e ai sindaci dei 12 capoluoghi di provincia che la devono valutare, prevede – a quanto apprende l’ANSA – che dalle 23 alle 5 del mattino successivo ci si possa spostare solo per “comprovate esigenze lavorative” situazioni di necessità e urgenza e motivi di salute. Ed è in ogni caso permesso il rientro a casa. Sarà necessaria una autocertificazione e le sanzioni sono quelle previste dal decreto dello scorso 25 marzo sull’emergenza Coronavirus. La decisione del coprifuoco è stata presa dopo aver esaminato le proiezioni sui contagi che a fine mese, se non cambierà il trend, potrebbero portare fino a quattromila ricoveri nei normali reparti e a circa 500 in terapia intensiva.
“Noi siamo qua per cercare di trovare delle soluzioni, perché se la pandemia si scatena in una grande città l’effetto è dirompente“. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di Radio Deejay parlando dell’aumento dei casi in città e provincia. “Questo per dire che la situazione è oggettivamente grave e io non posso stare qua a girarmi dall’altra parte, bisogna fare le cose con buonsenso”, ha concluso.
E’ attesa per oggi l’ordinanza con le misure per il contenimento dei contagi. Da Pd e M5s un appello al governatore a non “farsi condizionare” da Matteo Salvini che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe frenato su alcune chiusure. “Fontana e la Regione – dice il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul, – non facciano passi indietro e non si facciano condizionare dai diktat di Salvini. In discussione c’è la salute dei lombardi, non la percentuale di voti di un partito”.
“L’ordinanza – dichiara Pizzul – nasce da scelte condivise con i sindaci sulla base di indicazioni molto perentorie degli epidemiologi ed è di questa mattina la dichiarazione allarmata del professor Antonio Pesenti, coordinatore dell’unità di crisi della Lombardia, sulla velocità di crescita dei contagi. Chi Fontana intende ascoltare, i tecnici o il capo del suo partito? Di fronte a situazioni serie occorre grande serietà”.
“I cittadini, gli imprenditori e i lavoratori lombardi sono bloccati, in attesa che la Lega finisca di fare i propri comodi. L’ingerenza di Salvini nelle scelte che la Giunta ha preso al termine di un percorso condiviso con opposizioni, sindaci e scienziati sono inaccettabili”, lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa, dopo la riunione di ieri sera in videoconferenza tra il leader della Lega Matteo Salvini, il governatore Attilio Fontana e i dirigenti lombardi del partito, in riferimento all’ordinanza. “Il leader della Lega, a quanto pare, conferma di essere l’unico a non aver ancora capito nulla, della difficile situazione in cui si trova il Paese, in particolare la Lombardia” afferma De Rosa. Ansa