L’amministrazione comunale di Paternò, adesso, vive il suo momento di crisi più forte. Il Partito Democratico, il primo della coalizione che fece vincere nel 2012 il sindaco Mauro Mangano, perde oggi il suo capogruppo. Il consigliere Giancarlo Ciatto si è dimesso dal suo incarico di rappresentante dei democratici in assise, ed ha motivato la sua presa di posizione attraverso un comunicato stampa addirittura polemico, che riportiamo integralmente. Delle dimissioni eccellenti, quelle di oggi, che aprono di fatto una crisi politica fortissima nel centrosinistra paternese.
“L’attuale fase politica e le condizioni drammatiche che la nostra Città sta attraversando, impongono a ognuno di noi delle scelte chiare, trasparenti e dettate solo dal perseguimento dell’interesse pubblico. Ed è per questo che, nonostante la mia linea politica sia maggioritaria all’interno del gruppo consiliare del PD, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Capogruppo.
Sono trascorsi ormai due anni e mezzo da quando il sindaco e l’attuale giunta si sono insediati al governo della città. Due anni e mezzo che sarebbero stati sufficienti a seminare prima, e a raccogliere dopo, gli iniziali frutti del cambiamento. In realtà la nostra città appare oggi più in difficoltà di un tempo, troppe domande attendono risposta: burocrazia, sviluppo economico, P.R.G., decoro urbano, pulizia dei cimiteri, pulizia dei parchi, viabilità, politiche scolastiche e sociali, zona industriale, zona artigianale. Sono tutti temi che andavano affrontati con autorevolezza, dinamismo e slancio politico.
Le condizioni che avevano portato questa compagine amministrativa alla vittoria elettorale, e la straordinaria maggioranza consiliare che la legge elettorale ci aveva consegnato, avrebbero consentito di lavorare al cambiamento senza ostacolo alcuno. Da un anno a questa parte ci si é accorti che l’esperienza rischiava di arenarsi su un binario morto. Era il novembre 2013 quando iniziò una serrata dialettica all’interno delle forze politiche di maggioranza, finalizzata al rilancio dell’attività amministrativa: da allora solo risposte vaghe. Chiedo al mio partito di aprire un confronto schietto sull’attuale situazione politica. Le mie dimissioni servono a sgomberare il campo da qualsiasi posizione consolidata e contribuiscono a creare uno spazio per un dibattito politico sulle cose concrete , e di alto profilo. Sentivo il bisogno di rendere pubblica la mia posizione nel rispetto della Città e dei suoi cittadini. Sarebbe stato, a mio modo di vedere, scorreto non farlo”.