Allarme Fmi: “Fino a 100 milioni di poveri”. Oms: Nel mondo peggiora l’emergenza

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La crisi del coronavirus potrebbe spingere fino a 100 milioni di persone all’estrema povertà, mandando all’aria i progressi degli ultimi tre anni nella riduzione della povertà. Lo afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, sottolineando che alla luce di questo le autorità “devono fare tutto quello che è in loro potere per promuovere una crescita più inclusiva”. La “buona notizia” è che i governi intorno al mondo hanno messo in campo misure straordinarie per un ammontare di 10.000 miliardi di dollari.

L’emergenza Covid “nel mondo sta peggiorando anche se in Europa è migliorata“, ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus in un briefing con i rappresentanti degli Stati membri dell’Agenzia dell’Onu. Nelle ultime due settimane sono stati registrati “100.000 nuovi casi” di Covid-19 in un giorno”. Il 75% dei contagi, ha sottolineato, “sono stati segnalati in dieci Paesi, nelle Americhe e nel Sud-est asiatico”.

La pandemia in Africa sta accelerando, sottolinea inoltre l’Oms. La direttrice regionale Oms dell’Africa, Matshidiso Moeti, spiega che il virus si sta diffondendo al di fuori delle capitali e che la mancanza di test e altre forniture mediche è di ostacolo a una risposta. A oggi l’Africa è stato il continente meno colpito da Covid-19, con il Sudafrica che ha registrato oltre un quarto dei casi segnalati e ha confermato un numero elevato di contagi e decessi nelle province del Capo Orientale e del Capo Occidentale, ha dichiarato Moeti in una conferenza presso la sede dell’Oms a Ginevra. Moeti ha aggiunto che il focolaio della provincia sudafricana del Capo Occidentale sembra simile a quelli registrati di recente in Europa e negli Usa. Il Paese ha uno dei sistemi sanitari più avanzati dell’Africa, ma si teme che un forte aumento dei casi possa sopraffarlo.

Il numero dei pazienti contagiati dal coronavirus negli Stati Uniti ha superato la soglia dei due milioni. Lo riporta il New York Times, sottolineando come i casi sono di nuovo in aumento in almeno 21 Stati. Il bilancio delle vittime sale a 113 mila.

Continua intenso lo sviluppo della pandemia in America Latina, dove nelle ultime 24 ore i contagi hanno raggiunto quota 1.458.386 (+55.127), mentre i morti sono ora 71.709 (+2.519). Gli analisti si chiedono ora se la curva si stia o no avvicinando al picco previsto per queste settimane. E’ quanto emerge oggi da una statistica dell’ANSA sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani. Tornato alla normalità nei dati generali e quotidiani, il Brasile conferma la leadership sia per contagi (772.416, 32.913), sia per i morti (39.680, +1.274). Lo seguono al 2/o posto il Perù (208.823 e 5.903) e al 3/o il Cile (148.496 e 2.475). Fra i Paesi con più di 5.000 casi troviamo poi Messico (129.184 e 15.357), Ecuador (44.440 e 3.720), Colombia (43.682 e 1.433), Repubblica Dominicana (20.808 e 550), Argentina (25.987 e 735), Panama (17.233 e 403), Bolivia (14.644 e 487), Guatemala (7.866 e 289) e Honduras (6.935 e 271).

RUSSIA – In Russia sono stati superati i 500.000 casi accertati di Covid-19. Secondo il centro operativo anticoronavirus, i contagi registrati finora nel Paese sono 502.436, di cui 8.779 nelle ultime 24 ore. Le persone decedute nel corso dell’ultima giornata a causa del virus sono ufficialmente 174, mentre le vittime dall’inizio dell’epidemia sono 6.532. Le persone guarite sono 8.367 nelle ultime 24 ore e 261.150 in totale. Il Russian Direct Investment Fund (RDIF), il fondo sovrano russo, e il gruppo ChemRar annunciano la consegna del primo lotto di Avifavir agli ospedali russi. Il farmaco – il primo medicinale antivirale ufficialmente approvato in Russia per curare il COVID-19 – è stato consegnato a ospedali e organizzazioni farmaceutiche nelle regioni di Mosca, Leningrado, Novgorod, Kirov e Nizhny Novgorod, Tatarstan ed Ekaterinburg. Entro giugno in tutto saranno fornite 60.000 confezioni.

UCRAINA – In Ucraina si sono registrati 689 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, il più alto numero di nuovi contagi in un giorno dall’inizio dell’epidemia: lo riferisce il ministero della Salute di Kiev, ripreso dal Kyiv Post. I casi di Covid-19 accertati nella repubblica ex sovietica salgono così a 29.070. Le vittime del nuovo coronavirus sono ufficialmente 21 nelle ultime 24 ore e 854 in totale. I guariti sono 372 nelle ultime 24 ore e 13.141 in totale.

ISRAELE – Le vittime da coronavirus in Israele hanno raggiunto quota 300, mentre cresce il numero dei nuovi infetti. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità, secondo cui i casi confermati nelle ultime 24 ore sono 106. Il totale è arrivato a 18.461, di questi circa 1.700 sono avvenuti in due settimane mentre in tutto il mese di maggio le infezioni sono state meno di 1.200. Il ministero ha attribuito la maggior parte dei nuovi casi alle scuole che hanno riaperto a maggio dopo due mesi di chiusura. La scorsa settimana il governo ha deciso contro il fermo totale preferendo intervenire con singole chiusure a fronte di focolai. Secondo il ministero dell’Istruzione, dalla riapertura delle scuole sono stati 442 gli studenti e il personale infettatosi, 144 gli istituti e gli asili nido chiusi, circa 24mila le persone messe in quarantena.

IRAN – Salgono a 180.156 i casi di Covid-19 in Iran, con 2.238 contagi confermati nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto agli ultimi giorni. Le nuove vittime sono 78, per un totale di 8.584 decessi confermati dall’inizio della pandemia. I ricoverati in terapia intensiva ammontano a 2.728, mentre i pazienti guariti crescono a 142.663. I test effettuati sono quasi 1 milione 200 mila (1.173.208). Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari. Secondo una recente indagine, ha poi reso noto Ehsan Mostafavi, membro della task force nazionale per la lotta al coroanvirus, gli iraniani che sarebbero stati infettati sono circa 15 milioni, compresi gli asintomatici.

TURCHIA – È iniziata una graduale ripresa dei voli internazionali dalla Turchia, dopo due mesi di stop per l’emergenza Covid-19. La Turkish Airlines ha annunciato per oggi i suoi primi voli per Dusseldorf, Monaco di Baviera e Francoforte in Germania, oltre che per Londra e Amsterdam dall’Aeroporto di Istanbul. Inoltre, dallo scalo Sabiha Gokcen, sulla sponda asiatica della metropoli sul Bosforo, risulta decollato stamani il primo aereo diretto a Londra.

TUNISIA – La Tunisia non registra alcun nuovo contagio da coronavirus da otto giorni consecutivi: il totale dei casi rimane quindi fermo a quota 1.087. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi restano stabili a 49, mentre i guariti salgono da 983 a 989, con 49 persone attualmente positive ma nessun ricoverato. La Tunisia ha annunciato la riapertura delle proprie frontiere terrestri, marittime ed aeree per il 27 giugno prossimo. Il 14 giugno è prevista la fine di tutte le misure di lockdown parziale.

LIBIA – La Libia registra nelle ultime 24 ore altri 19 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 378 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina ufficiale Facebook, precisando che mentre i morti rimangono 5, i guariti salgono a 59 e le persone attualmente positive da 296 a 314. Misure di lockdown sono in vigore in molte città del Sud per tentare di limitare la diffusione del virus, ma la situazione critica da punto di vista della sicurezza nel Paese non consente una gestione ottimale della situazione sanitaria.

INDIA – Con una nota positiva, il ministro della Salute indiano ha informato oggi che, per il secondo giorno consecutivo, il numero delle persone guarite dal Covid-19 ha superato quello dei nuovi infetti. Nelle ultime 24 ore sono stati comunque registrati nel paese diecimila nuovi casi, per un totale di 286.579 positivi e oltre 8.000 morti dall’inizio della pandemia, dati che confermano per l’India il quinto posto nel podio dei paesi più toccati al mondo. Mumbai, che ieri ha superato il numero di casi di Wuhan, e la capitale Delhi continuano a registrare una curva in crescita, ciascuno con oltre 1500 nuovi casi nelle ultime 24 ore.

PAKISTAN – I contagi da coronavirus accelerano in Pakistan superando la soglia dei 5.000 per il secondo giorno consecutivo: secondo i dati resi noti oggi dal ministero della Sanità, nel Paese sono stati registrati 5.834 nuovi casi nelle ultime 24 ore, un bilancio che porta il totale a quota 119.536. Allo stesso tempo, il numero dei decessi è salito a quota 2.356, 101 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Le province più colpite sono sempre il Punjab e il Sindh, rispettivamente con 45.463 e 43.790 casi. Nelle ultime 24 ore sono guarite 2.083 persone, per un totale di 38.391 dall’inizio della pandemia. Ad oggi 1.681 pazienti sono in condizioni critiche (+63). Ansa