Consigliere Cunsolo, come reputa la politica odierna nella città di Paternò?
Per i tempi e problemi che ci attanagliano in questi periodi, la nostra è diventata un politica di emergenza giornaliera dove molte questioni nemmeno vengono prese in considerazione perché tutte le energie devono essere concentrate su tali emergenze. Nel nostro caso la questione Covid-19 ci ha molto penalizzato. Inoltre, se analizziamo l’aspetto puramente politico, a causa di svariati mal di pancia l’attuale maggioranza si ritrova ad essere in difficoltà. Riguardo la minoranza, invece, a parer mio se fosse veramente innamorata della città di Paternò, opererebbe con scrupolo e coscienza così come abbiamo giurato ad inizio mandato. La cosa che mi rammarica é che tutti dichiarano di agire per il bene della città. Ma quale città?
Lei è stato eletto nella lista Paternò On. Ritiene ancora di far parte di quel raggruppamento elettorale oppure il suo percorso si è evoluto?
Io attualmente in Consiglio Comunale, insieme alla mia collega Rosanna Lauria, formiamo il gruppo Paternò On, coerentemente al mandato che ci è stato affidato dai nostri elettori. Ciò non toglie la possibilità, essendo all’interno di un progetto civico a livello cittadino, che si possa guardare oltre. Molti miei altri colleghi consiglieri sin da subito hanno aderito a realtà differenti da quelle che gli hanno consentito di essere eletti, io ancora ritengo di restare nella lista Paternò On.
Lei è presidente della prima commissione consiliare permanente in Assise Civica. Quali i progetti più importanti portati avanti dal suo gruppo di lavoro in Commissione?
Il lavoro della Prima Commissione della quale sono presidente, è articolato e ci impegna molto. Devo dire che si è formato un bel gruppo di lavoro e lavoriamo in sinergia con costanza anche perché ci sono tante questioni che giornalmente affrontiamo. La Prima Commissione si occupa di tutti gli Affari Generali e quindi in particolare di tutti i regolamenti del Comune, del contenzioso, del personale e altro, quindi capirete affrontiamo questioni delicate e a volte vitali per il nostro Ente. Come progetti importanti che tra l’altro non si facevano da decenni, abbiamo affrontato: lo Statuto del Comune; il regolamento dei lavori del Consiglio Comunale; il regolamento relativo l’emergenza abitativa; il regolamento del Cerimoniale – tra l’altro già approvato nell’ultimo Consiglio -; il regolamento per l’affidamento degli incarichi legali all’esterno; il regolamento delle pre-insegne; il regolamento per gli impianti di compostaggio, questi sono solo alcuni della lunga lista. E poi va detto che quasi tutti gli atti e delibere, prima che arrivino in Consiglio, fanno una tappa obbligata nella mia Commissione.
Il suo riferimento diretto in Amministrazione Comunale, il vicesindaco Ignazio Mannino, ha effettuato il suo passaggio a Fratelli d’Italia, facendo anche il suo ingresso nel coordinamento provinciale area Pogliese (sindaco di Catania, ndr). Qual è la sua posizione politica alla luce di questo fatto?
In merito al vice Sindaco nonché mio riferimento in Giunta e fraterno amico Ignazio Mannino, posso dire che il suo passaggio in Fratelli d’Italia è stato sicuramente un ritorno alle origini, a differenza di altri che magari per convenienza hanno cercato ospitalità altrove. Relativamente al passaggio a FdI, il mio auspicio è quello che possa rappresentare una opportunità per il nostro futuro politico. Giustamente il nostro progetto civico nasce in un particolare momento storico della città di Paternò, ma uscendo dalla nostra città mi sembra giusto avere un’identità ben definita.
Lei siede attualmente in maggioranza a sostegno del sindaco Nino Naso. Le è mai passato per la mente di cambiare posizione?
Lei mi fa una domanda alla quale potrei rispondere dicendo che basterebbe seguire i lavori del Consiglio Comunale per ottenere la sua risposta. Credo di essere fra i pochi consiglieri che difende sistematicamente le azioni dell’Amministrazione in Assise Civica. Ma per completezza le dico che non ho mai avuto dubbi e tentazioni, anche perché a cosa servirebbe fare opposizione? per cosa? Certo qualcuno magari nella speranza di preparare il terreno per le prossime elezioni ha già fatto in questo modo. Io ritengo invece che gli impegni assunti vanno mantenuti. Gli eventuali mal di pancia passano semplicemente discutendo serenamente con gli addetti ai lavori, e quando saranno finiti i cinque anni si deciderà se continuare sulla stessa strada oppure civilmente salutarsi e cambiare rotta.
Domenica e lunedì si voterà in tutta Italia per l’abolizione del numero di parlamentari nazionali. Cosa ne pensa?
In merito al Referendum posso dire che voterò No, perche mi sembra che stiano facendo il gioco delle tre carte. Diminuire i parlamentari vuol dire concentrare il potere su meno persone. Se proprio avessero voluto concretizzare il tanto decantato risparmio, avrebbero potuto semplicemente dimezzarsi in modo autonomo e veloce la loro indennità almeno del 50% con una semplice legge ordinaria. Aspetto importante che molti non conoscono è che per una rappresentanza e presenza vera nel territorio, bisognerebbe cambiare la legge elettorale introducendo nuovamente le preferenze.