Siamo in piena estate, ma non per questo la politica e la “giostra dei sondaggi” va in vacanza. Il panorama politico nostrano non naviga in acque tranquille, viste i continui dissidi all’interno della maggioranza giallorossa. A fine settembre, peraltro, è fissato l’importante appuntamento elettorale delle amministrative e delle regionali: qualora il centrodestra dovesse fare l’en plein (in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia) per il Conte-bis potrebbe essere la fine. L’ultimo sondaggio che ha fotografato il consenso elettorale dell’esecutivo M5s-Pd-Iv-Leu è la Supermedia di Agi e YouTrend, che assegna alle quattro forze politiche un volume pari al 42,2%.
Rispetto a questo centrosinistra, la coalizione del centrodestra è molto più avanti, visto che l’asse Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si porta a casa il 46,9% delle indicazioni di voto. Passando ai numeri del sondaggio relativi ai singoli partiti, rispetto a due settimane fa, il Carroccio di Matteo Salvini perdere per strada due decimi di punto, ma si conferma saldamente la formazione più gradita dalla popolazione italiana, con il 25,5% dei favori.
Cinque punti più sotto (per l’esattezza 4,9) ecco il Partito Democratico, che non perde e non guadagna nulla negli ultimi quindici giorni. Alle spalle del piddì di Nicola Zingaretti il Movimento 5 Stelle, anch’esso stabile al 16% spaccato; si tratta di un dato deludente per i pentastellati, dal momento che presero il 33% e rotti alle Politiche del 4 marzo 2018 e il 17% alle Europee del maggio 2019.
Secondo il sondaggio – che ha messo insieme i dati raccolti negli ultimi giorni da Demopolis, Euromedia Research, Ixè, Swg e Tecnè – bene Fratelli d’Italia. La realtà di Giorgia Meloni cala appena dello 0,1% e si attesta al 14,5%, mantenendosi così a stretto contatto con i grillini.
Sfiora il 7% Forza Italia di Silvio Berlusconi, registrata al 6,9% delle preferenze. Cinque punti più sotto troviamo invece Italia Viva di Matteo Renzi, che è il partito che fa registrare la performance peggiore nelle ultime due settimane, visto che Iv perde tre decimi di punto, passando dal 3,2% al 2,9% e confermandosi ancora incapace di intercettare i favori dell’elettorato.
Al 2,7% La Sinistra (stabile), mentre cresce dello 0,3% Azione di Carlo Calenda, che rimane però relegato a un ruolo minore. Sotto al 2% +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, mentre i Verdi non vanno oltre all’1,7%. IlGiornale