Paternò, è ufficiale: dopo l’estate referendum su Mauro Mangano

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mauromanganosindaco (2)E’ ufficiale. Da ieri sera, quando il consigliere comunale Ignazio Mannino (Pdl-Forza Italia) ha presentato in assise il regolamento, è certo che dopo la pausa estiva i cittadini paternesi saranno chiamati ad esprimersi sull’operato dell’amministrazione retta dal sindaco Mauro Mangano. Un fatto senza precedenti, dato che per la prima volta i cittadini avranno la possibilità di esprimersi e dire direttamente se apprezzano o meno l’operato di sindaco, giunta e maggioranza consiliare. 

“Ritengo sia necessario interrogare i cittadini mediante un referendum consultivo, così come previsto dall’art. 82 dello statuto del comune di Paterno, che permette di indire su iniziativa popolare una consultazione pubblica come strumento utile a valutare le scelte dell’amministrazione in relazione agli indirizzi ed alle decisioni che riguardano la vita della città ed il suo sviluppo”, è quanto ha dichiarato lo stesso consigliere Mannino in Consiglio Comunale durante la seduta di ieri 4 agosto. “Questa posizione – ha precisato Mannino – è naturalmente condivisa oltre che dal sottoscritto anche dagli altri firmatari della mozione di sfiducia (i consiglieri Rau, Tripoli, Faranda, Buttò e Cirino) ma il
mio augurio – conclude – è che tutti i consiglieri di opposizione e maggioranza che abbiano coscienza dello stato di degrado della nostra città possano condividere queste posizione forti ed importanti”.

Tecnicamente, il referendum consultivo è proposto da almeno 3.000 soggetti aventi diritto (quindi residenti nel Comune), con sottoscrizione nell’arco di tre mesi durante i quali verrà data voce alla città. Sapremo così se il sindaco Mauro Mangano gode ancora – ove ne avesse mai goduto – della fiducia dei paternesi. Un atto di grande democrazia con il quale la città si confronterà. La testata giornalistica Freedom24, nel rispetto della storica linea editoriale del periodico e del quotidiano online, offrirà ai cittadini lettori la possibilità di interagire e confrontarsi con le istituzioni nel merito del referendum. E dove possibile, di concerto coi soggetti interessati ed istituzionali, garantirà la possibilità di potere aderire al referendum anche in forma digitale.

Redazione

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