“Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovremmo fermarci e smettere di fare polemica. Se vogliamo salvare l’Italia sediamoci ad un tavolo, scegliamo alcuni interventi urgenti comuni e ridisegniamo le regole, altrimenti il Paese rischia di affondare“. La proposta arriva direttamente dal leader della Lega, Matteo Salvini, a Milano per il No Tax Day. Il leader del primo partito italiano (secondo l’ultimo sondaggio di Index Reserach il Carroccio è al 32,2%, alle sue spalle il Partito Democratico si ferma sotto la soglia del 20%) ha chiesto a Giuseppe Conte di convocare, insieme a Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Matteo Renzi, anche le opposizioni per mettere “in sicurezza il Paese“.
Una appello destinatato “a chi tiene all’Italia” che arriva in un momento di difficolta per il Paese che, dopo il caos sull’Ilva di Taranto, si trova ora a fare i conti con la vicenda della Popolare di Bari. Matteo Salvini, come si legge in una nota, immagina un confronto bipartisan per condividere soluzioni d’emergenza per l’economia. Ma l’idea del leader della Lega è quella di non fermarsi a questo punto. Ci sarà poi il turno della legge elettorale, finalizzata al tempestivo ritorno alle urne. “Non mi interessa avere la Lega al 30% e il centrodestra al 50% e vincere in tutte le Regioni mentre il Paese si scioglie“, ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno durante il convegno di Milano.
L’obiettivo è quindi quello di cercare una soluzione ai diversi problemi del Paese e “spegnere l’incendio divampato in casa” anche ascoltando le parti sociali sul modello di quanto avvenuto al Viminale durante il primo governo Conte. “È la conferma – si legge ancora nella nota – che la Lega è un partito responsabile e di governo, coerente con la sua attuale forza elettorale“. “La Lega va oltre l’interesse politico e partitico di parte e si mette in gioco. Noi chiamiamo tutti attorno a un tavolo, da Leu a Forza Italia e poi vediamo”, ha continuato il il leader del Carroccio.
Per il segretario della Lega quindi bisogna formare “un comitato di salvezza nazionale, sospendendo per un tempo breve e necessario attacchi, ostilità e polemiche, perché l’Italia viene prima degli interessi di partito“. A questa proposta, “Possono esserci due risposte – ha concluso -: o è sì, e noi ci siamo da lunedì e la Lega è pronta senza rivendicare meriti; oppure è no, allora ci riproveremo ma è un grido di aiuto. Vediamo chi avrà voglia di raccogliere questa proposta umile, fatta dal primo partito di questo Paese momentaneamente all’opposizione. Non parlo solo ai partiti, ma ai rappresentanti delle forze politiche economiche e sociali“.