Via libera dell’Autorità di regolazione dei trasporti al nuovo sistema tariffario per i pedaggi autostradali. L’Autorità ha pubblicato sul proprio sito le delibere relative a 16 concessionarie i cui Piani economico finanziari (Pef) erano scaduti da anni: il nuovo sistema è già stato inviato al concedente, il Ministero delle infrastrutture e trasporti, e ai 16 concessionari e verrà utilizzato nell’immediato per l’aggiornamento dei Pef e la stipula dei relativi atti aggiuntivi di queste società, ma successivamente anche per i Pef che andranno in scadenza e le nuove concessioni.
Il sistema definito dall’Autorità, di cui beneficeranno in primis automobilisti e autotrasportatori – si legge nelle relazioni illustrative delle delibere adottate dall’Autorità – è basato sul metodo del ‘price-cap’, con determinazione dell’indicatore di produttività a cadenza quinquennale e tende a garantire trasparenza ed equità dei pedaggi, tramite obiettivi di maggiore efficienza dei costi operativi, secondo parametri oggettivi di “performance”, basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore. Per dare maggiore certezza sull’effettuazione degli investimenti l’Autorità interviene anche sull’altra componente “regolata” dei pedaggi, i costi per gli investimenti da realizzare, riconoscendo in questo caso una remunerazione sul capitale investito (WACC) pari al 7,09%, adeguata agli attuali tassi di mercato. Per le opere già “cantierate” continuerà ad essere applicato il “TIR-tasso interno di rendimento” previsto dal sistema tariffario previgente. Il nuovo sistema Art incentiva infine l’effettiva realizzazione degli investimenti programmati, con verifiche annuali e diminuzioni del pedaggio in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi. Con questa decisione si mandano in soffitta i sei diversi sistemi tariffari che finora regolavano, ognuno a modo suo, i pedaggi autostradali e si supera il meccanismo dei loro aggiornamenti annuali. Univocità e stabilità regolatoria degli assetti economici delle concessioni autostradali vengono garantiti riconducendo la redditività delle gestioni a livelli di mercato, con piena compatibilità finanziaria dei piani di investimento e senza modifiche unilaterali dei contratti. Le novità sulle concessioni varate dall’Authority dei trasporti, sono frutto delle disposizioni introdotte dalla legge 109/2018 di conversione del Decreto Genova, con cui è stata estesa la competenza regolatoria Autorità anche alle concessioni in essere e non solo a quelle nuove, come stabiliva la legge 214/2011 istitutiva dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Il sistema tariffario dei pedaggi esteso alle concessioni in essere, conferma i criteri ed i parametri del modello che ART aveva recentemente applicato per alcune concessioni autostradali scadute e da riaffidare, come la A22 Autobrennero e la A4 Autovie Venete.
Autostrade: Aiscat, da Autorità atto blocca-cantieri
Da concessionari grande preoccupazione e ferma opposizione
“Esprimiamo la nostra più grande preoccupazione e la ferma opposizione alle deliberazioni sui sistemi tariffari delle concessioni autostradali comunicate oggi dall’ART”. Lo afferma l’Aiscat, l’associazione delle concessionarie autostradali, sul via libera dell’Autorità di regolazione dei trasporti al nuovo sistema tariffario per i pedaggi autostradali, definendo la delibera “un atto ‘blocca-cantieri’: così si fermano tutti gli investimenti già programmati nel settore autostradale”. Le deliberazioni dell’Autorità, osserva Aiscat, arrivano “all’esito di una consultazione meramente formale nella quale è stato chiesto ai concessionari di riempire un formulario con proprie osservazioni, senza possibilità (nonostante le nostre richieste) di un reale confronto, peraltro dovuto trattandosi di modifiche unilaterali a contratti di durata”. “La procedura di consultazione, contro la quale hanno fatto ricorso tutti i concessionari interessati, pubblici e privati, aderenti ad Aiscat, e soprattutto gli esiti della procedura stessa violano – sostiene l’Aiscat – i più basilari principi giuridici della certezza dei contratti e delle regole stabiliti sia a livello comunitario che nazionale, indebolendo fortemente l’immagine di affidabilità del sistema Italia. La modifica unilaterale che l’ART vorrebbe introdurre appare sulla stessa linea di quella già stigmatizzata in ambito comunitario, come risulta dalla procedura di infrazione comunitaria n. 2006/2419 conclusasi, a seguito della messa in mora dell’Italia, con la rettifica delle disposizioni normative nazionali adottate in materia”. L’Italia, sottolinea l’Aiscat, “presenta tariffe autostradali tra le più basse in Europa a fronte dei maggiori investimenti per ammodernare la rete autostradale, costruita per la maggior parte negli anni ’50 e ’60. Inoltre, il nostro Paese ha un sistema concessorio e tariffario che la Ue, soltanto un anno fa, ha ritenuto equo e ragionevole, tale da non generare sovra-compensazioni”. “In considerazione della incompatibilità con lo spirito e la lettera dei contratti di concessione in essere legittimamente stipulati ed approvati, ci auguriamo che il governo voglia valutare con grande ponderazione le linee guide suggerite da parte di Art. Aiscat e le concessionarie, peraltro – conclude la nota -, restano sempre disponibili ad un serio confronto con il governo per migliorare il sistema”.
Autostrade: Codacons, bene Autorità, pedaggi potranno calare
Bene per il Codacons il nuovo sistema tariffario per i pedaggi autostradali varato dall’Autorità di regolazione dei trasporti. “Finalmente – afferma l’associazione dei consumatori – si vincolano gli aumenti delle tariffe autostradali alla realizzazione degli interventi programmati, e si introducono criteri che portano vantaggi agli automobilisti”. “Grazie al nuovo sistema le performance dei gestori verranno monitorate e si potrà vigilare sugli investimenti annunciati, controllando che siano effettivamente realizzati interventi sulla rete. Fino ad oggi – prosegue il Codacons – la carenza di controlli sulla messa in pratica degli investimenti rappresentava una criticità a danno dei cittadini, che subivano rincari annuali dei pedaggi senza però poter valutare gli effettivi miglioramenti sul fronte del servizio”. “Il nuovo sistema dell’Autorità apre inoltre le porte ad una riduzione delle tariffe, prevedendo la diminuzione dei pedaggi in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi sugli investimenti”, conclude l’associazione. Ansa