RAGUSA, 27 OTT – Un mediatore culturale A. S, 26 anni, del Gambia, è stato sottoposto all’obbligo di dimora e al divieto di avvicinamento alla vittima dalla polizia a Ragusa con l’accusa di avere violentato una ospite del centro per richiedenti asilo. Dopo lo stupro la donna è stata anche picchiata per obbligarla al silenzio. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal Gip, su richiesta della Procura di Ragusa. “La donna per timore di essere uccisa – affermano gli inquirenti – era stata in silenzio, ma quando il mediatore l’ha accusata di aver violato una regola del centro lei ha detto che avrebbe denunciato l’aggressione subita alla polizia”. E’ stata per questo picchiata selvaggiamente riportando gravi lesioni personali: la frattura delle ossa nasali della mascella e dello zigomo. La vittima delle violenze dopo varie rassicurazioni delle forze dell’ordine si è decisa a denunciare agli investigatori degli abusi subiti mentre stava cucinando. L’indagato intanto aveva lasciato il centro di accoglienza tentando di fare perdere le sue tracce. Ma è stato rintracciato