Come spiega l’agenzia di rating in una nota, la decisione è legata a un “cambio concreto della strategia di bilancio, con un deficit significativamente più elevato rispetto alle attese“.
Sotto accusa c’è anche la manovra finanziaria messa in atto dal governo di Giuseppe Conte. Secondo Moody’s, nella ricetta prevista dall’esecutivo italiano per rilanciare l’economia manca “una coerente agenda di riforme per la crescita“, e questo implica il prosieguo di una “crescita debole nel medio termine“. E ancora, riporta Repubblica, il governo non avrebbe messo in atto un “coerente programma di riforme” che può spingere “la mediocre performance della crescita su base sostenuta“.
La stessa agenzia puntualizza poi che “il debito pubblico italiano si stabilizzerà in rapporto al Pil intorno all’attuale 130% nei prossimi anni piuttosto che iniziare la fase discendente come era atteso. Inoltre il trend del debito pubblico è soggetto alla debolezza delle prospettive economiche che potrebbe alla fine comportare un ulteriore aumento del debito stesso dal già alto livello attuale.