Scafisti per necessità. Assolti e scarcerati dal tribunale di Palermo 14 migranti accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il presidente della sezione penale del Tribunale Fabrizio La Cascia ha accolto le tesi difensive dei legali degli imputati, secondo cui i 14 migranti si sarebbero messi alla guida di alcuni gommoni per scappare dalle torture in Libia. I fatti risalgono al maggio del 2016, quando in un giorno arrivarono otto gommoni con a bordo decine di migranti. Erano stati i profughi a riconoscere gli imputati ma per i giudici gli scafisti avrebbero agito per necessità. Oggi la sentenza. La scarcerazione degli imputati avverrà nelle prossime ore.
Come scrive LiveSicilia, la tesi dei legali ha convinto i giudici: “Gli imputati si sarebbero messi alla guida delle imbarcazioni per scappare dall’inferno dei lager dov’erano rinchiusi in Libia. Se davvero fossero stati componenti della banda criminale non sarebbero stati minacciati con delle pistole, fatti salire su un gommone senza benzina e senza salvagente, con il rischio di andare incontro alla morte”.
E così Ebrina Fofana (Gambia), Fall Ibrahima (Senegal), Mamadi Jarju (Gambia), Mahamadou Bade (Senegal), Emanuele Nikwie (Ghana), Kofi Bilson (Ghana), Fall Mouhamed (Senegal), Sarr Mustefa (Gambia), Alex Janga (Guinea Bissau), Jobe Jegan (Gambia), Akim Karam Mohamed (Sierra Leone), Bah Draman (Senegal) e Tune Ngala (Senegal) sono stati assolti e verranno liberati nelle prossime ore. Gli imputati erano in galera da oltre due anni. “Io posso anche combattere per bloccare barconi e scafisti, ma anche la “giustizia” deve fare la sua parte”. A dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando la notizia secondo cui 14 scafisti sono stati assolti dal tribunale di Palermo perché avrebbero agito per “stato di necessità”.
Un episodio simile si è verificato nel dicembre 2016. Due migranti del Nord Africa furono liberati perché ritenuti “scafisti occasionali“.