Questa opposizione di Forza Italia alla Lega ed in speciale modo a Matteo Salvini è non solo controproducente per il Centrodestra ma anche inutile, perché non fa altro che irrobustire ed in casi particolari far accanire l’elettorato del ministro dell’Interno, a scapito proprio di Forza Italia ed in parte anche del M5S che già da settimane veleggia in tutti i sondaggi ad un punto in meno rispetto alla Lega (29,3% contro 30,8%). 25 anni fa il populista fu Berlusconi, con tutti i suoi pregi e difetti. Adesso in Forza Italia non esiste una visione prospettica della politica, ma una guerra di posizionamento stazionaria che tende al “resistere” ad ogni costo all’erosione di consenso elettorale palpabile da una parte, e a quello di apprezzamento dall’altra parte.
Già in passato mi è capitato di scrivere che l’unica alternativa allo stato attuale di cose non potrà che essere uno ed uno soltanto: Berlusconi adesso è nella condizione di essere davvero padre nobile di un nuovo partito unitario di Centrodestra, guidato da Matteo Salvini, che ponga al centro la sovranità nazionale e tutti i temi che furono e restano cari all’elettorato cosiddetto moderato, nel frattempo divenuto incazzato. A Berlusconi, se vorrà, potrà essere garantita la possibilità di essere rieletto in Parlamento (le Europee del 2019 possono rappresentare una dignitosa ed anche meritata rentrée), insieme ad alcuni fedelissimi. A quel punto, il partito del 3,8% di Giorgia Meloni non potrà fare altro che essere della partita e offrire il suo prezioso contributo. La prospettiva coscienziosa, di buonsenso e di larga visione per il Paese sarebbe quindi senza dubbio quella di una grande e unica area di Centrodestra riassunta in un unico movimento. Scrivi al direttore: dibella@freedom24news.eu