Migranti, spostati 42 milioni dall’accoglienza ai rimpatri

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1501150292-lapresse-20170715203205-23780491Matteo Salvini chiude i rubinetti ai fan dell’accoglienza. Ben 42 milioni di euro dei fondi per l’immigrazione sono stati, infatti, spostati, dalla voce “accoglienza” alla voce “rimpatri”.

Una mossa che serve, da una parte, ad affamare le cooperative rosse e i buonisti che negli ultimi anni hanno lucrato sull’accoglienza degli immigrati in Italia. “Quello che era un business che faceva arricchire pochi sulle spalle di molti – ha annunciato il ministro dell’Interno in conferenza stampa – ora diventa investimento in sicurezza e rimpatri.

L’annuncio arriva durante la conferenza stampa congiunta con il vicepresidente del Consiglio presidenziale della Libia, Ahmed Maitig. La stretta sui fondi per l’accoglienza va proprio nell’indirizzo di una strada che Salvini ha voluto tracciare sin da quando si è insediato al Viminale. Se da una parte chiude i porti italiani per non permettere alle navi delle Ong internazionali di scaricarci ogni giorno svariate centinaia di disperati che tentano la rotta del Mediterraneo per raggiungere il Vecchio Continente, dall’altra cerca di mettere ordine nel Paese partendo, appunto, dai rimpatri. Per questo anziché stanziare paccate disoldi, come faceva la sinistra quando si trovava a Palazzo Chigi, per accogliere immigrati che, nel 60% dei casi, non hanno diritto ad alcun tipo di protezione, Salvini ha pensato bene di rafforzare i fondi per rimpatriare chi non può stare in Italia.

I 42 milioni di euro, reperiti dalla voce “accoglienza” dei fondi per l’immigrazione, verranno usati per i rimpatri volontari dell’Italia verso la Libia e, quindi, da lì verso gli altri Paesi di provenienza degli immigrati. Per Salvini l’obiettivo è che “non arrivi più una sola donna o un bambino su un gommone o barcone. Ci arrivi in aereo, magari anche in prima classe, ma non con barconi”“In queste ore – ci tiene a sottolineare il titolare del Viminale in conferenza stampa – non c’è più una nave delle pseudo organizzazioni umanitarie fuori dalle acque libiche”. E per quanto riguarda i migranti sbarcati in Italia nelle ultime ore, una parte è stata già esclusa e il resto lo sarà entro lunedì prossimo.

IlGiornale