Anche la consegna delle schede di valutazione o pagelle può essere motivo per tornare a scuola e ultimare un progetto. E’ quanto hanno fatto questa mattina gli allievi della 5° A della “G. B. Nicolosi”, ritrovatisi in aula per portare a termine un percorso di educazione ambientale iniziato da parecchio tempo. Con le loro insegnati, Rosanna Capetta e Giusy Rosselli, e la preside Giusy Morsellino, si sono recati in alcuni punti nevralgici della città per apporre degli striscioni che inducono o dovrebbero indurre i paternesi sporcaccioni a non abbandonare i rifiuti in maniera impropria deturpando l’ambiente.
Dopo aver studiato e compreso l’importanza di rispettare i siti urbani mantenendoli puliti e quello soprattutto di differenziare i rifiuti, ha preso corpo quest’iniziativa di impegno civile verso una città da amare e rispettare in maniera concreta cercando, con gli strumenti propri di una comunicazione inequivocabile, di educare e sensibilizzare al rispetto ambientale. Insomma una multidisciplinarietà che ha prodotto un ottimo risultato. In aula gli scolari l’ultimo giorno definitivo di permanenza fra quei banchi, considerando che le lezioni si sono concluse ufficialmente giorno 10 giugno, hanno con determinazione voluto lasciare il segno nella città, conosciuta e amata anche attraverso lo studio. Quindi una dimostrazione che oltre la didattica sosta l’educazione in tutte le sue declinazioni nella fattispecie ambientale. Intorno alle 11,00 gli allievi sono stati raggiunti dal primo cittadino Mauro Mangano, dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Flavia Indaco, dal comandante della Polizia Municipale, Antonino La Spina e da tre ispettori fra cui Giuseppe Consalvo, questi ultimi hanno scortato i ragazzi nei luoghi prescelti.
Con il pulmino del Comune i ragazzi della 5° A si sono recati all’inizio della strada provinciale 57 Paternò–Belpasso, in via Baltelle e nell’area delle Salinelle. Quattro striscioni con slogan efficaci, studiati dagli stessi allievi al fine di demotivare i cittadini più incivili a non scarrozzare senza ritegno i sacchetti d’immondizia dove non è consentito. Di fronte alla lavagna il sindaco Mangano, con in mano il gessetto ha spiegato alla classe l’importanza di differenziare e divulgare comportamenti corretti nel rispetto dell’ambiente, in famiglia e in tutti gli ambiti dove si muovono. “Prima, alcuni decenni fa, non si percepiva l’importanza di differenziare i rifiuti. Ma poi le discariche si stavano ampliando al punto da ridurre e delimitare eccessivamente- ha spiegato il sindaco Mangano- le aree urbane così si è reso necessario un cambio di rotta. Per voi è facile capire cosa sia la differenziata, siete e state crescendo con questo metodo per preservare l’ambiente, tuttavia per molti, delle generazioni precedenti, riesce difficile capirne l’importanza e per questo voi siete fondamentali. Vi chiedo di continuare ad impegnarvi per sensibilizzare gli altri a tenere la città pulita”.
Lucia Paternò