Aveva presentato i primi quattro assessori soltanto lunedì scorso. Ma per Gaetano Sciacca, candidato sindaco dei cinquestelle a Messina, solo quattro giorni dopo, è arrivato il “tradimento”: la titolare della delega alle politiche sociali, Cristina Rossitto, ha lasciato il movimento di Di Maio per passare in Forza Italia. Una vera e propria beffa per il candidato 5s che adesso non potrà indicare un nuovo assessore, perché vincolato, come da norma elettorale, alla designazione presentata al momento dell’iscrizione delle liste che scadeva lo scorso mercoledì.
Nel caso di vittoria, infatti, potrà comunque indicare un nuovo assessore, ma per il resto della campagna elettorale resterà legato a Rossitto che nel giro di pochissimi giorni è andata a infoltire le file di Forza Italia, nell’area che fa capo al deputato regionale, Tommaso Calderone. E a posteriori le spiegazioni di una svista così clamorosa – tutte ufficiose – sono tante, una tra queste sarebbe che l’assessora designata sarebbe stata cacciata prima ancora di fare ingresso in Fi, perché poco “affine” al movimento fondato da Grillo. Tra i rumors anche quello di uno sgambetto studiato a tavolino da Forza Italia. Voci a parte, il commento ufficiale, a tradimento consumato, del candidato è al vetriolo: “A Rossitto auguriamo buona fortuna, consapevoli del fatto che la sua destinazione è sicuramente più consona ai valori di serietà e coerenza che ha dimostrato”, ha commentato Sciacca. E ha continuato: “Sia con Cristina Rossitto che con altri esponenti politici – commenta Sciacca – avevamo intrapreso un percorso di dialogo, nella massima trasparenza. Purtroppo, il rigore che contraddistingue il nostro progetto politico non è un valore condiviso da tutti. In una città che per decenni è stata alla mercé di inciuci, voti di scambio e interessi sporchi, ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere a virate improvvise e cambi di casacca che mortificano l’intelligenza degli elettori”. Repubblica Palermo