Economia, “Accesso al credito, assicurazioni e finanza agevolata”, strumenti essenziali di sviluppo per le PMI
CATANIA – “Accesso al credito, assicurazioni e finanza agevolata”, strumenti essenziali di sviluppo per le PMI”, è il tema del workshop che si terrà martedì 27 marzo, organizzato da ConfimpreseCatania e Fidimed, nella sede di via De Caro, 104, a Catania.
Alle 16,00, dopo i saluti del presidente di ConfimpreseCatania, Giovanni Mirulla, interverranno su “Le garanzie fidi e i servizi di Fidimed”, Marco Pitarresi, responsabile Fidimed Sicilia orientale; “Le banche di vicinato: apertura nuovo sportello a Catania”, Vincenzo Spampinato, responsabile commerciale BCC Pachino; “Finanza agevolata, i bandi aperti e le opportunità fino al 2020”, Manuela Blanca, consulente ConfimpreseCatania; e infine su” Le garanzie assicurative per le imprese” intervento di Michele Nicolosi, Cattolica Assicurazioni. La conclusione dei lavori, moderati dal giornalista Daniele Lo Porto, è prevista per le 18,30.
Fermarsi a riflettere su quale sia il momento economico che stiamo vivendo e quali siano gli strumenti indispensabili alle imprese per stabilizzare e migliorare il sistema di cui fanno parte è doveroso. La persistente crisi economico-finanziaria ha messo in luce fragilità strutturali e carenze del sistema di gestione delle imprese, le quali, negli anni, hanno patito gli effetti dell’accumulo di un eccessivo rischio finanziario causato dalla scarsa trasparenza e dall’elevata complessità delle operazioni finanziarie d’investimento. Da una parte, forse per la difficoltà nel reperire le informazioni, le imprese non sono edotte in tempo in ordine alle opportunità di accesso al credito, alle garanzie fidi ed all’offerta pubblica di finanza agevolata, dall’altra per le PMI le difficoltà sono amplificate dalla mancanza di una struttura di gestione e controllo.
Nonostante questi fattori siano molto influenti e la mancanza di fiducia nelle istituzioni peggiori enormemente le cose, bisogna pensare che le opportunità esistono, sono accessibili pressochè a qualsiasi livello e per una molteplicità di settori e possono rappresentare un valido ed indispensabile supporto allo sviluppo delle imprese siciliane.
Il lavoro che dovranno di fare tutti gli attori chiamati ad intervenire al servizio delle imprese, dal pubblico al privato, è porre attenzione agli effetti di ogni intervento sull’economia reale e prevedere azioni che impattino positivamente sulla capacità di investimento, produzione, occupazione e consumi delle stesse. A partire dal 2011 l’interesse della Commissione Europea si è concentrata sull’ampliamento dei canali di finanziamento disponibili per le imprese, soprattutto PMI, al fine di salvaguardare il potenziale di crescita del sistema produttivo europeo. Una volta “messa in sicurezza la stabilità finanziaria”, le Istituzioni si sono mosse per favorire lo sviluppo di canali di finanziamento all’economia reale, incoraggiando l’uso di capitali non bancari accanto al canale bancario/parabancario.
Il disegno degli interventi approvati e pianificati in seno alla Regione Siciliana, a seguito della ripartizione dei fondi strutturali disponibili per le singole aree obiettivo, sono prioritariamente finalizzati a definire strumenti di sviluppo per i settori primari nella struttura regionale nonché per la salvaguardia, stabilizzazione ed evoluzione del sistema impresa esistente. La politica attuata è quella di migliorare e facilitare le condizioni di accesso al finanziamento bancario, ai fondi di garanzia fidi ed ai prodotti assicurativi destinati specificamente alle imprese, generando una maggiore capacità economica e, quindi, produttiva. Ritorno atteso dalla manovra, evidentemente, è una facilitazione dell’accesso ai finanziamenti alternativi a quelli bancari, da parte delle PMI per migliorarne competitività e potenziale di crescita, salvaguardandone non solo l’esistenza, ma anche la crescita, quale strumento di contrasto ad un sempre più diffuso atteggiamento di richiesta di garanzie reali a supporto dell’accesso al credito.
In quest’ottica l’indirizzo è quello di contribuire a favorire la capacità finanziaria con l’emanazione di bandi di finanziamento che includano anche contributi in conto capitale di importante entità rispetto al totale del progetto presentato. Il raggiungimento di questo obiettivo, da parte della Regione Siciliana, è passato per la sofferta approvazione della programmazione 2014-2020 che si è finalizzata con la pubblicazione del PSR Sicilia 2014-2020 e del P.O. FESR Sicilia 2014-2020.
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2020 rappresenta lo strumento di finanziamento e di attuazione del Fondo Europeo Agricolo di sviluppo rurale (FEASR) dell’isola. Nell’ambito della programmazione delle risorse FEASR, per il periodo 2014-2020, sono stati assegnati alla Regione Siciliana euro 2.212.747.000 che costituiscono la maggiore dotazione finanziaria assegnata tra le regioni italiane a livello nazionale. Il Programma Operativo FESR Sicilia 2014/2020 è costruito sulla base di un’analisi dei bisogni rilevanti, dei problemi e delle opportunità che caratterizzano la Regione Siciliana con il coinvolgimento del territorio attraverso un percorso di pubblica consultazione. Il Programma Operativo si articola in 10 assi prioritari e prevede un finanziamento totale di euro 4.557.908.024 di cui euro 3.418.431.018 erogati dalla UE ed euro 1.139.477.006 corrisposti dall’Italia.