Sono 4 milioni 681 mila 634 gli elettori chiamati il 5 novembre in Sicilia ad eleggere il presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea regionale siciliana che da quest’anno e per effetto dell’applicazione della legge taglia-deputati del 2011 e della successiva legge costituzionale 2 del 2013 passano da 90 a 70 parlamentari. Si vota nella sola giornata di domenica 5 novembre dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di spoglio avranno inizio lunedì 6 novembre a partire dalle 8 nelle 5.304 sezioni elettorali allestite nell’Isola.
Su 70 seggi disponibili all’Assemblea regionale, uno spetta di diritto al presidente della Regione eletto, uno al candidato alla Presidenza arrivato secondo, altri 62, invece, saranno assegnati con il sistema proporzionale (finora sono stati 80) e ripartiti tra le liste che superano la soglia di sbarramento del 5%, su base regionale, nei collegi provinciali. I restanti 6 seggi potranno essere ripartiti: su collegio unico regionale, qualora la coalizione vincente abbia ottenuto nei collegi provinciali un numero di eletti pari a 42; oppure attingendo dal cosiddetto listino del Presidente (composto da 7 candidati, incluso il candidato presidente) in numero pari alla quota necessaria a consentire alla coalizione di avere la maggioranza all’Ars (ossia 42 deputati).
In lizza per la carica di Presidente della Regione siciliana sono cinque candidati: Nello Musumeci in corsa per il Centro destra (Fi, Udc, Fdl, Lega, autonomisti); Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza del M5S; per il centro sinistra è in corsa il rettore di Palermo, Fabrizio Micari sostenuto da PD, Ap, Sicilia Futura, Idv, Arcipelago; per la Sinistra c’è Claudio Fava: ad appoggiarlo è una coalizione formata da Sinistra Italiana, Mdp-Art1, Verdi, Rifondazione comunista e movimenti civici. Infine l’indipendentista Roberto La Rosa è sostenuto dal movimento dei Siciliani Liberi.