“I temi dell’emergenza e dell’ immigrazione devono essere separati, metterli insieme è l’errore più catastrofico che si può fare. Sul tema c’è bisogno di una visione complessiva e su questo si gioca la partita tra populismo e riformismo”. Lo ha detto il Ministro degli Interni, Marco Minniti, intervenendo alla nona edizione della Scuola per la Democrazia di Aosta, promossa dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta e dall’associazione ItaliaDecide di Luciano Violante.
“Personalmente considero dei cattivi maestri coloro che dicono che, a un certo punto, ‘se arrivo io faccio cessare i flussi migratori’. I flussi non sono risolvibili con un approccio di carattere tecnico che porta a dire ‘abbiamo chiuso’: se qualcuno avesse dubbi su questa mia affermazione basta sollevare gli occhi dal nostro paese e guardare quello che succede nel mondo, il punto non è aprire o chiudere ma governare. La cooperazione strategica tra il Governo e i sindaci è un elemento cruciale per i temi della sicurezza e dell’immigrazione. Una democrazia moderna non può non fondarsi sul rapporto strategico tra governo centrale e gli enti locali”.
“Incomincia – ha detto il ministro parlando dei flussi migratori provenienti dalla Libia – a vedersi una fievole luce alla fine del tunnel”. “Abbiamo dei dati – aveva in precedenza ricordato il ministro Minniti – che ci dicono che in questi mesi abbiamo avuto una diminuzione dei flussi dalla Libia. E’ ancora presto presto per dire se diminuiscono in maniera strutturale. L’obiettivo che mi sono dato è arrivare all’accoglienza diffusa e chiudere i grandi centri di accoglienza”. Lo ha detto il ministro dell’interno Marco Minniti, intervenendo ad Aosta alla scuola della democrazia. “I grandi centri di accoglienza – ha aggiunto – per quanto ci si possa sforzare di gestirli nel migliore dei modi non possono essere la via maestra per l’integrazione”.