La lista “Cresce Ragalna” entra nel vivo della campagna elettorale. Lo fa in piazza S. Barbara a Ragalna davanti a poco più di un centinaio di sostenitori che ieri sera, giorno 10 maggio, hanno presenziato alla prima manifestazione-comizio del progetto. Il candidato sindaco, Salvo Chisari, inizia definendosi un “non politico. Un uomo che nella vita è riuscito a fare l’imprenditore e che questo resta. Un uomo libero”. Sono seguiti attacchi precisi ai cinquestelle: “Sfasciano tutto. È impossibile rivolgersi a loro nel merito delle cose. Sono per l’annullamento di tutta la classe politica propriamente detta e anche di quella che vorrebbe diventarlo. Così non va”. Poi la sferzata a Vittorio Carone: “Da vent’anni assistiamo alla politica della staffetta. Quei due signori (riferendosi a Carone e Mario Castro, sindaco uscente, ndr) vorrebbero governare entrambi per altri vent’anni. Noi intendiamo la politica in modo diverso. Ed è per questo che non sarò ricandidato tra cinque anni, comunque andranno queste elezioni”.
COLPO DI SCENA – Durante la serata tutti i candidati al consiglio hanno preso la parola sventolando una copia di Freedom24, uscito proprio oggi in edizione straordinaria su Ragalna e divulgato poi in tutta la piazza. Una edizione in cui la Redazione ha coinvolto proprio Salvo Chisari, chiedendogli di mettere a confronto il suo programma elettorale con quello dei suoi competitor. Ne è venuto fuori un lavoro importante, realizzato proprio da Freedom, che potrà dare una mano ai ragalnesi a scegliere bene e meglio in occasione del voto amministrativo del prossimo 25 maggio. Durante la manifestazione hanno preso la parola tutti i candidati al consiglio comunale della lista “Cresce Ragalna”. Molto applauditi gli interventi di Nino Caruso, Matteo Terzo ed Emanuele Motta, che ha definito “aleatorio” il programma elettorale di Vittorio Carone. “Dopo dieci anni, adesso sanno esattamente dove reperire le risorse finanziarie? Quello di Chisari è il miglior progetto possibile”, ha concluso Motta. Non hanno preso la parola Giusi Caponnetto (perchè assente) ed Antonio Tomaselli.
Redazione