ROMA – Docenti meridionali più presenti in classe di tutti gli altri: meno assenze per malattia e maternità dei colleghi settentrionali e dell’Italia centrale, ma anche meno giornate per assistere i familiari affetti da gravi patologie, le ormai famose 104 che negli ultimi tempi hanno fatto gridare allo scandalo. Il sorprendete risultato, che sovverte un luogo comune abbastanza consolidato, arriva dall’ultimo rapporto dell’Invalsi(Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) su ‘I processi e il funzionamento delle scuole’, pubblicato qualche giorno fa. Il dato che si riferisce all’anno scolastico 2014/2015 è di quelli destinati a fare discutere. E c’è chi addossa il maggior numero di ore di assenza che si registra nelle aree centrali e settentrionali del Belpaese ai meridionali in servizio in quelle scuole. Ma i numeri forniti dall’istituto di via Ippolito Nievo sono abbastanza netti.
Per le primarie al Sud la media più bassa per assenze. Alla primaria il record delle assenze dal servizio spetta ai docenti delle scuole ubicate nel Nord-Ovest – Piemonte, Lombardia e Liguria – che fanno registrare un tasso di assenza pari al 5,5 per cento. Un gradino sotto, col 5,2 per cento di ore di assenza, troviamo i maestri delle regioni centrali – Toscana, Lazio, Umbria e Marche – e del Nord-est: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna. Al Sud – Abruzzo, Molise, Campania e Puglia – le assenze si assottigliano al 4,4 per cento e nelle rimanenti regioni meridionali e insulari si risale al 5,1 per cento. Tutto il meridione fa comunque registrare un dato medio del 4,7 per cento, il più basso in assoluto. Docenti meno cagionevoli di salute o altro? Anche nella scuola media gli insegnanti meridionali si assentano meno, ma il primato questa volta spetta ai loro colleghi del Centro Italia, col 6,2 per cento di assenze dalle lezioni. Al Nord il dato scende al 5,7 per cento e al 5,3 in tutto il Sud. Nel primo ciclo, è sempre nel Lazio che si registrano i tassi maggiori di assenza: 5,8 alla primaria e 7 per cento alla media.
Prof dei licei meno presenti di quelli di istituti tecnici. Per la scuola superiore, l’Invalsi fornisce il dato spacchettato per i diversi indirizzi scolastici. E anche in questo caso i docenti più virtuosi appaiono quelli meridionali. Ma quello che salta all’occhio è il maggiore tasso di assenteismo dei prof che insegnano nei licei, pari al 6,2 per cento. Un dato che supera nettamente quello riferito ai docenti degli istituti tecnici (4,9%) e dei professionali (5,1 per cento). E “mentre nelle scuole del Nord e del Sud – spiega il dossier – non ci sono grandi differenze rispetto al dato nazionale, i licei del Centro registrano in assoluto la media percentuale più alta di ore di assenza (9,2 per cento), dato che risente di una percentuale pari al 15 per cento riscontrata nei licei della Toscana”. Un valore che deve fare riflettere perché lo stesso rapporto evidenzia come oltre un terzo di queste ore di assenza (il 35 per cento) va in fumo: le scuole non riescono a coprirle con un supplente. Repubblica