A Paternò è vergogna Salinelle senza fine: i rifiuti ancora in vista da oltre un anno. E gli incivili sfidano il sindaco

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Una vergogna senza fine, quella delle Salinelle di Paternò. Nel Febbraio 2013 Striscia la Notizia mandò in onda su Canale5 uno scempio senza paragoni. Dopo un anno, nel 2014, le stesse immagini sono andate in onda con in più la dichiarazione del sindaco Mauro Mangano: “Entro un anno potremo consegnare una città certamente più pulita”. Per il sindaco e la giunta è stato uno shock: prima la dichiarazione al vetriolo contro il sottoscritto, reo di aver fatto da collegamento tra Paternò e Canale5 per la seconda volta. Disse Mangano: “E’ stato un dispetto”, come se la colpa più grande fosse stata nostra di Freedom24, nell’aver portato all’attenzione un enorme problema la seconda volta, anziché quella dell’amministrazione nel manifestare totale disinteresse per più di un anno con la città esposta al pubblico nazionale in queste condizioni. Tavole rotonde, nelle ultime settimane. Più di un incontro tra assessori, sindaco, operatori e chi più ne ha più ne metta. Alla fine la montagna partorisce il topolino: l’amministrazione sposta le fioriere in cemento che fanno da spartitraffico da Via Vittorio Emanuele, le tinge di giallo e le piazza in via dello Stadio e via dei Mulini, in zona Salinelle, pensando così di risolvere il problema scaturito dalla insufficienza amministrativa e dagli incivili che non si rendono conto che recarsi in quelle zone per gettare l’immondizia è non solo reato, ma anche vile.

Blocchi di cemento, e l’assessore Alessandro Cavallaro a fare proclami: “Puliremo le Salinelle”. Quando, assessore? In che tempi intendete farlo? All’indomani della messa in onda di Striscia la Notizia il sindaco avrebbe dovuto firmare immediatamente un’ordinanza: emergenza Salinelle, sgombero immediato di tutti i rifiuti anche speciali, e poi blocco stradale temporaneo con pattuglie della polizia municipale e carabinieri, installazione di videosorveglianza nel giro di massimo dieci giorni e multe salatissime ai trasgressori. Cosa è stato fatto fino ad oggi? Nulla. Esattamente nulla. Chi vuole, anche adesso è libero di andare alle Salinelle e buttare il proprio sacco pieno di rifiuti. E non solo, piccolo interrogativo: se dovesse verificarsi un incendio nel sito in cui adesso giace quel tappeto di immondizia, come si pensa di fare entrare i mezzi dei vigili del fuoco all’interno dell’area, con quei blocchi stradali pesantissimi? Avete pensato a questa eventualità? Attualmente si configurerebbe il reato di danno ambientale. E non lo diciamo solo noi. Ma se dovesse essere appiccato il fuoco deliberatamente (come già accaduto), o con l’arrivare del bel tempo la reazione chimica dovesse far spiccare le fiamme, come spieghereste alla città che le autorità non hanno potuto raggiungere la zona interessata per via di massi pesanti tonnellate a bloccare il traffico? I blocchi sono una soluzione temporanea, lampo oserei dire, in attesa di un immediato intervento. Qui è passato un anno e due mesi, dalla prima messa in onda di Striscia la Notizia nel 2013, e nulla è stato ancora fatto. Pensare allo straordinario vuol dire non fare mai nulla. Ma realizzare il minimo, è compito preciso di chi governa. Se nemmeno questo è stato possibile fare, non resterebbe altro che trarne le dovute conseguenze.

Andrea Di Bella

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