“Tutto bene, ora sono più sereno”. È Gianni Letta a rompere il primo a rompere silenzio. L’intervento di sostituzione della valvola aortica su Silvio Berlusconi, iniziato questa mattina alle 8 al San Raffaele di Milano, è andato bene. “In sala operatoria – fanno sapere fonti dell’ospedale – non ci sono state complicazioni”. Subito dopo l’ex premier è stato trasferito in terapia intensiva. “È andato bene, come previsto – si è limitato a dire il professor Alberto Zangrilo – non possiamo dire altro”.
L’operazione a cuore aperto eseguita dal professor Ottavio Alfieri, primario dell’Unità operativa di Cardiochirurgia dell’Irccs di via Olgettina, con la sua équipe, insieme al professor Alberto Zangrillo, primario dell’Uo di Anestesia e Rianimazione generale e di Anestesia e Rianimazione cardio-toraco-vascolare, medico personale dell’ex premier è durata quattro ore e mezza. Poco prima che iniziasse, da una finestra del sesto piano del padiglione del San Raffaele, dove è ricoverato Berlusconi, si è affacciata brevemente Francesca Pascale. A quanto si è potuto vedere grazie agli obiettivi dei fotografi, la compagna dell’ex premier era commossa, come se si stesse asciugando delle lacrime. “Sono naturalmente preoccupato – ha scritto ieri il leader di Forza Italia – ma sono stato molto confortato dalle tantissime dimostrazioni di stima, di sostegno e di affetto che mi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici. Che bella un’Italia così, in cui tutti si vogliono bene”.
Poco prima delle 8 di questa mattina Berlusconi è stato portato nella sala operatoria del San Raffaele per la sostituzione della valvola aortica. L’intervento si era reso necessario per risolvere quella grave insufficienza, che gli ha fatto rischiare la vita, come ha spiegato lo stesso Zangrillo. Il 58enne medico di fiducia del Cavaliere ha coadiuvato l’equipe, ma a eseguire l’intervento è stato il professor Alfieri, 69enne primario di cardiochirurgia la cui esperienza e il cui curriculum sono riconosciuti in tutto il mondo. A seguito dell’intervento, come prevede la procedura per questo tipo di operazione, Berlusconi è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dove starà un paio di giorni per monitorare costantemente gli esiti dell’intervento.
“Eravamo sereni prima e siamo ancora più sereni adesso – ha commentato Paolo Berlusconi – i chirurghi hanno fatto il loro dovere nel modo più professionale: nelle operazioni a cuore aperto c’è una tecnica incredibile. Ora – ha concluso – sta a mio fratello completare l’opera però sicuramente il suo cuore e molto forte e molto buono”. Nei prossimi giorni Berlusconi sarà trasferito in reparto, dove dovrebbe passare circa una settimana di degenza. A seguire dovrà sottoporsi per un mese alla riabilitazione tipica dei pazienti che hanno subìto un intervento al cuore. Quest’ultima dovrebbe avvenire a casa. IlGiornale